Nella parrocchia di Anconetta abbiamo la fortuna di avere due gruppi cantorum che animano le messe, coinvolgendo con canti popolari l’intera comunità.

Uno di questi gruppi si chiama ” KAIRE ” ( dal greco “gioisci”, dalla radice kar che vuol dire gioia, bellezza, grazia, bontà, gratuità, dono, amore ) .

Per non deludere le aspettative al nome che portiamo, cerchiamo, attraverso la passione per il canto, di diffondere e trasmettere “gioia”.

Questo gruppo è composto da trenta persone di varie età, che consentono l’esecuzione dei canti a quattro voci: tenori, soprani, contralti e bassi.

Una direttrice coordina la parte musicale chitarre, basso, batteria con quella vocale, scandendo i tempi tra le note.

Un pò di storia per capire l’esigenza di accompagnare con il canto le funzioni liturgiche. Sin dall’origine della liturgia romana si trovavano raccolti in apposito recinto, detto cantorum, i salmisti, o cantori, cioè coloro che intonavano la prima parte dei salmi cui seguiva il canto dei fedeli.

S. Gregorio Magno pensò di regolarne lo sviluppo e di riportare il canto ecclesiastico alle sue forme severe e liturgiche, fondando a tal punto in Roma una scuola che dotò generosamente con terre e con due case, l’una presso il

Vaticano e l’altra presso il Laterano, fatte costruire appositamente.

Il reclutamento dei cantori avveniva fra i fanciulli delle scuole che avevano speciale disposizione per il canto.

Nel coro Kaire non c’è nessuna selezione; chiunque è libero di farne parte. Unica propensione che bisogna avere, oltre a un gioco di squadra, è un grande spirito di partecipazione.